5/29/2012

Perchè questi terremoti vicino alla Pianura Padana?


Sembrava  che lo sciame sismico stesse via via diminuendo d’intensità. Ma di colpo ecco un evento del 5.8 della scala Richter. Seguito a poche ore di distanza da un’altra scossa di 5.3 gradi. Il terremoto dell’Emilia Romagna è ben lungi dall’essere terminato. All’origine del terremoto di magnitudo 5,8 avvenuto questa mattina nel modenese potrebbe esserci, secondo l’Ingv, la rottura di una nuova faglia. E dobbiamo aspettarci nuove scosse per i prossimi giorni. Ecco il parere degli esperti.

La mappa preliminare dell'INGV. Clicca per ingrandire
Lo studio delle onde sismiche che si sono sviluppate in questi giorni ha permesso ai geofisici di stabilire che la struttura geologica che sta producendo i terremoti si allunga per circa 40 km.
La zona più attiva è quella più occidentale, tra Modena, Moglia e Mirandola, ma oggi si sta estendendo verso ovest. Da mezzanotte alle 12,45, prima della nuova lunga e potente scossa delle 12.55, le scosse di terremoto registrate dagli strumenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia in provincia di Modena sono state 63! E secondo alcune ipotesi, all’origine del terremoto di magnitudo 5,8 avvenuto questa mattina nel modenese potrebbe esserci la rottura di una nuova faglia.
Le scosse non finiranno presto
Secondo le prime analisi è possibile paragonare il terremoto principale dell’Emilia con quanto è successo a L’Aquila nel 2009 e durante il sisma umbro-marchigiano del 1997. E questo sia per l’intensità del terremoto principale (seppure inferiore ai secondi) che per la profondità dell’ipocentro.
Se il comportamento continuerà su questa strada, allora c’è da aspettarsi un lungo periodo di scosse di assestamento.
Due scosse forti, era già successoSciame sismico lungo un anno
Nel caso del 1997, infatti, le lunga scia di scosse durò per un anno intero. La sequenza di Colfiorito, in particolare, fu quella che più di tutte mostrò una forte tenuta nel tempo: varie scosse, con un’intensità che più di una volta superarono il 5° Richter, si ripeterono a più riprese. In quel caso si registrò anche un tortuoso fenomeno di migrazione degli epicentri, che dalla faglia principale passarono a faglie contigue. Queste si attivarono, come si è potuto interpretare successivamente, in seguito alla sollecitazione di fluidi sotterranei che si muovevano tra le faglie.
Lo spiega anche il sismologo Enzo Boschi a Rai News 24: “In genere, dopo una forte scossa, si registrano solo scosse di assestamento. Ma in Italia è già successo che due scosse forti, più o meno della stessa entità, si siano registrate a distanza di pochi giorni, basti ricordare il terremoto in Umbria. E in Friuli si registrarono a distanza di pochi mesi. Quindi non si può escludere neanche questa volta, in Emilia. Il sistema libera energia: può farlo in un solo colpo, in più di uno oppure in piccole fasi successive”.
Come funzionano le scosse di assestamento
Ma conosciamo davvero bene il fenomeno delle “scosse di assestamento”? No, secondo Karen Felzer dell’U.S. Geological Survey (Usa), che ha pubblicato una ricerca a tal proposito su Nature. “Analizzando decine di terremoti in prossimità della Faglia di San Andreas, abbiamo scoperto che scosse di assestamento avvengono anche a distanze ritenute fino ad oggi improbabili. Ne abbiamo viste alcune che si sono originate anche a 50 km dall’epicentro del sisma principale che si è verificato all’interno di faglie di pochi chilometri di lunghezza. Quindi l’idea che le scosse di assestamento possono avvenire in un’area non superiore al doppio della lunghezza della faglia che ha originato il sisma non può essere ritenuta valida. In realtà per fare una previsione su fin dove le scosse sismiche di assestamento possono verificarsi bisogna guardare al modo con cui le onde sprigionate dal terremoto principale si attutiscono con la distanza. Ma questo è un lavoro complesso che richiede anche una grande quantità di sismografi sul territorio”, ha spiegato Felzer.
Vigili contro l’imponderabile
L’incertezza dunque, sul numero e sullo sviluppo delle onde di assestamento rimane e lo dimostra la varietà di situazioni che negli ultimi anni si sono avute dopo i più violenti sismi verificatisi sul nostro Paese. Dal lungo sciame del terremoto del 1997 alla sorpresa di una scossa di assestamento a distanza di 4 mesi, che, successivamente al terremoto principale del Friuli del mese di maggio del 1976, si ripresentò con un’intensità di pochissimo inferiore alla scossa principale.
Non rimane dunque, che rimanere vigili. E attendere le prossime ore, quando i dati saranno analizzati e potranno aiutarci a capire meglio la situazione.



5/21/2012

Terremoto in Val Padana. Ecco Perchè!


Ma come, un terremoto in Pianura Padana? Si è del tutto possibile.
Il terremoto del 5.9° Richter che si è verificato a Mirandola, tra Parma e Ferrara, rientra chiaramente nella fase evolutiva della geologia del luogo.L’evoluzione geologicadell’Appennino emiliano-romagnolo, che si estende anche sotto la pianura, nascosto da depositi di sedimenti portati dal Po e dai fiumi ad esso affluenti si inquadra all’ultimo dei grandi fenomeni geologici che ha portato anche alla nascita di una parte delle Alpi.
(Che cosa fare in caso di terremoto)
Così è nato l'Appennino emiliano.
L’Appennino è una catena a “falde”, ossia composta da grandi pieghe che hanno coinvolto potenti pacchi di strati, che si è formata in un arco di tempo che dalCretaceo, ossia da un centinaio di milioni di anni, si spinge fino ai nostri giorni. In questo arco di tempo vi è stato in atto la collisione tra due blocchi di crosta terrestre (o meglio di litosfera): tra quella cioè, che viene chiamata zolla europea (o sardo-corsa), e la piccola placca Padano-Adriatica (o Adria). Non è facile comprendere dove erano queste due zolle, tuttavia si pensi che la Sardegna e la Corsica un tempo eranoattaccate alla Francia e ad un certo punto sono “scivolate” verso la loro posizione attuale. Queste due isole formano la zolla sardo-corsa.
La placca Padano-Adriatica invece, era la punta più avanzata dell’Africa (vedi disegno). Il processo di collisione tra queste due zolle continentali è stato preceduto dalla chiusura di un’area oceanica che era presente tra di esse: era l’oceano ligure o ligure-piemontese che faceva parte della Tetide.
(Per comprendere meglio questo paragrafo ti consiglio di rileggerlo dopo aver guardato la cartina a sinistra ingrandendola cliccandoci sopra)
L'epicentro della prima scossa (nella notte). Alle 15 circa, una nuova forte scossa, più a est, in provincia di Ferrara. Lo sciame sismico continua in tutta la pianura padana.
La catena appenninica deriva così dalla complessa deformazione dei sedimenti deposti durante questa evoluzione. Oggi i geologi parlano di “Dominio ligure”, per definire i sedimenti che si depositarono nell’area oceanica, di “Dominio epiligure”, per quei sedimenti che a partire dall’Eocene medio (circa 40 milioni di anni fa) sono stati sottoposti a “compressioni” molto forti, di “Dominio subligure“, che corrisponde alla crosta africana adiacente alla zona oceanica e di Dominio tosco-umbro, di pertinenza africana.
Alla fine del processo deformativo i sedimenti di questi domini risultano notevolmente spostati rispetto al luogo ove si sono formati e si sono in gran parte sovrapposti in modo assai complesso.
Dal Messiniano, ossia da circa 7 milioni di anni fa, in poi anche le zone esterne della catena e l’area padana sono coinvolte nelle fasi deformative. La progressiva migrazione delle falde verso est provoca una profonda deformazione anche nell’area padana, che continua ancora ai nostri giorni.
E questo spiega la realtà del terremoto di oggi, 20 maggio 2012.


5/11/2012

Un ritrovamento rimanda la fine del Mondo dei Maya!


11 maggio 2012- 
E' In arrivo una brutta notizia per coloro, che per un motivo o per l'altro, aspettavano speranzosi la fine del mondo, fissata secondo l'ormai celebre "calendario Maya" per il 21 dicembre 2012. (Ma deh!!!! )
Mentre ormai il tormentone della fine del mondo ha invaso mezzo mondo, e gruppi di fanatici hanno già cominciato il count down, è arrivata però una notizia che dovrebbe farci dormire sonni tranquilli: la fine del mondo non avverrà il 21 dicembre 2012, nemmeno secondo gli stessi Maya. (Iuppyyyyyy!!!!!)
A darne la lieta ( è proprio il caso di dirlo!!) notizia è un team di archeologi dell'Università di Boston, che ha portato alla luce il più antico calendario Maya mai ritrovato finora, risalente a 1200 anni fa.
Si tratta di un calendario, quello ritrovato dagli archeologici, che anticipa di circa 400 anni gli almanacchi che avevano dato origine alle previsioni sull'annunciata e catastrofica fine del mondo. Questa scoperta confermerebbe  le teorie di una parte degli esperti, secondo i quali anche se il calendario Maya si fosse concluso col 2012, l'antico popolo avrebbe ricominciato il conteggio dei giorni in un nuovo almanacco. "E' come riavviare il contachilometri di un'automobile", ha spiegato  l'archeologo Anthony Aveni dell'Università Colgate di New York. 
Il ritrovamento è avvenuto a Xultun, in Guatemala, dove il team di ricerca che fa capo al professor William Saturno ha rinvenuto, dentro un antico edificio Maya, alcune scritte murali che riportano riferimenti temporali calcolati con l'osservazione delle fasi lunari e dei movimenti di Marte, Venere e Mercurio grazie alle quali è possibile conteggiare migliaia di anni sia nel passato che nel futuro.
Il calendario di Xultun si estende per oltre 7.000 anni, superando di gran lunga il 21 dicembre 2012, la data della presunta fine del mondo Una smetita cocente per tutti gli appassionati di esoterismo che pensavano che la fine del mondo fosse ormai inevitabile. William Saturno ha commentato umoristicamente il ritrovamento:"Per completare gli scavi «sono necessari almeno altri vent'anni, e sono certo che fino ad allora il mondo esisterà ancora". 
I risultati delle ultime scoperte archeologiche saranno pubblicate nel numero di giugno della rivista National Geographic e di Science.
Altre fonti invece, dopo la nuova scoperta, dicono che:
MAYA
"L'agenzia giornalistica Reuters ha riferito questa settimana che gli archeologi che lavorano nel profondo nella giungla del Guatemala settentrionale hanno messo in luce incredibile pannelli intagliati che si ritiene di rappresentare scene dei miti Maya, che vedono la presenza di strani esseri alieni, di mostri, serpenti e divinità. I pannelli sono stati scoperti sul sito di El Mirador, la più grande città maya conosciuta nel mondo, che viene continuamente scavato rivelando sempre più sorprese. La città stessa è notevole, in quanto nel complesso sono contenute strade, canali e strutture che ci si aspetterebbe di una moderna metropoli. Il responsabile del sito archeologico, il capo ricercatore Richard Hansen ha datato i pannelli ad un periodo che va all'incirca al 300 aC.

Ufologi hanno concentrato le loro ricerche in particolare sulla civiltà Maya e la loro mitologia per decenni, forse più di qualsiasi altra civiltà antica. I Maya erano un popolo che aveva conoscenze astronomiche notevoli e nei suoi miti ci raccontava del Ritorno dei Maestri stellari, esseri provenienti dalle stelle, o i famosi Dei dello Spazio che ritornavano alla fine di ogni Era o Ciclo sulla Terra per dare all'uomo conoscenze tecnologiche e spirituali. Forse questi Dei dello Spazio sono i famosi "Guardiani" (Neteru) di cui si parla negli antichi testi dei Sumeri?

Molti hanno già notato che il pannello visualizzato sul sito dell'agenzia Reuters, raffigura chiaramente un UFO, circondato da due esseri da aspetto e fattezze umanoidi coperti in una qualche forma di apparecchiatura tecnologica."
Fonte: http://blog.libero.it/uforicerche/6694348.html


Beh, se forme aliene vengono in pace (almeno questo lo spero!!!)... sarò la prima a offrire loro ben volentieri una torta fatta in casa in segno di benvenuto :) Già solo che sia avvenuta questa nuova scoperta che manderebbe all'aria le catastrofiche predizioni sulla fine del mondo mi rallegrano e sollevano un sacco! XD

5/09/2012

Lo sport più difficile del mondo

Ho passato praticamente tutta la mia vita a giocare a basket, sempre ad infimi livelli e con risultati scarsissimi.
Il talento era quel che era ma si sa, è la passione che la fa da padrona.
L'anno scorso finisce la stagione e prendo LA decisione: abbandono il basket ed inizio ad andare in palestra seriamente.

L'approccio con quell'ambiente ce l'avevo già avuto diverse volte, sono sempre stato uno sportivo, quando non giocavo a basket ero in palestra MA senza nessuna consapevolezza di ciò che andavo a fare e già allora mi chiedevo: perchè non ottengo risultati?

La risposta è semplice, la palestra, il bodybuilding è lo sport più "lungo" che esista: per ottenere risultati ci vogliono anni di sacrifici "mirati". Bisogna ovviamente essere consapevoli di ciò che si fa, è necessario avere delle conoscenze adeguate sia nel campo alimentare sia per quanto riguarda gli esercizi puri e semplici.

Ma anche quando si hanno conoscenze alimentari e pratiche adeguate i risultati non sono comunque assicurati perchè per raggiungere un obiettivo concorre anche l'aspetto psicologico: non riesco a sollevare 100kg di panca piana perchè non ce la faccio fisicamente o perchè non sono preparato psicologicamente allo sforzo? Non è una banalità! E' ciò che accade spesso ad una donna: entra in palestra e l'istruttore le rifila la solita scheda fatta di abductoral machine e cyclette senza neanche prendere in considerazione fondamentali come panca piana, squat, trazioni e perchè no? Stacchi! Le donne sono forse fatte di paglia? Non sono forse in grado di reggere un lavoro intenso come gli uomini? Non ci crederò mai!

L'aspetto psicologico è fondamentale, potrebbe essere una delle cause di stallo per quanto riguarda i carichi. Sarebbe a parer mio importante avere qualcuno che ci sprona a dare sempre il massimo ma purtroppo non è sempre possibile.

Detto questo, ho come la percezione che all'esterno il bodybuilding non sia considerato nemmeno uno sport.
Quanti sanno che mole di lavoro c'è dietro una montagna di muscoli? La dieta ferrea per esempio determina ALMENO il 50% del successo di un soggetto ed è un fattore ignorato dai più. Non esistono solo lacrime e sangue in palestra.


Powered by Blogger.