7/31/2012

Potrai dire “sono grande” solo quando…


1. Le 7.00 del mattino è l’ora in cui ti alzi e non quella in cui vai a letto.
2. I tuoi amici si “sposano e divorziano”, anziché “mettersi insieme e mollarsi”.
3. Hai già incontrato qualcuno che ti da del lei senza prenderti per il culo.
4. Esci con l’ombrello e non lo lasci in giro.
5. Il 99% del tempo che passi al computer è per lavoro.
6. Hai 130 giorni di ferie arretrate, anziché 2.
7. Jeans e maglietta non significa più “essere vestiti”.
8. “Cena e film” sono l’intera serata anziché solo l’inizio.
9. Non sai più l’orario di chiusura del tuo locale preferito, ammesso che tu ne abbia ancora uno.
10. Mangi al fast-food solo a ora di pranzo e perché devi fare fast.
11. Fare sesso al di fuori di un letto matrimoniale ti sembrerebbe di praticare del “sesso bizzarro”.
12. Farmacia: aspirine e antiacidi, anziché preservativi.
13. Hai più cibo che birra in frigo.
14. I parenti piu vecchi non hanno più problemi a raccontare barzellette sporche quando ci sei tu.
15. Senti la tua canzone preferita al supermercato.
16. Ti preoccupi di quello che farai tra due mesi.
17. Le tue piantine restano vive.
18. Sei tu che chiami i Caramba perché i ragazzi dell’appartamento di fianco non abbassano quel cavolo di stereo del cavolo.
19. Il tuo canale preferito ha cambiato nome (Videomusic) eppoi non te ne frega più niente di quella manica di rocchettari rompicoglioni…
20. Ti sei comperato uno scooterone col parabrezza e il Tucano per andare a lavorare e ti incazzi quando i ragazzini ti sorpassano in curva piegati come Valentino coi loro scooterini pistolati all’inverosimile.
21. Stai continuando a leggere e rileggere questa lista cercando qualcosa che non c’entri con te, ma col cavolo che lo trovi!!!


7/26/2012

Io sento il profumo della pioggia

Voi! Dico a tutti quelli che quando dico che mi piace il profumo della pioggia e che tra poco pioverà vi burlate di me. Voi! Increduli! Leggete cosa dice focus!!!

http://www.focus.it/scienza/il-profumo-prima-della-tempesta-ecco-perche-sentiamo-l-odore-della-pioggia_C12.aspx

Se siete tra quelli che prima di un acquazzone, percepiscono distintamente un odore di acqua imminente, niente paura: non soffrite di traveggole olfattive. Avvertire un profumo particolare quando il meteo ritorna a farsi umido, soprattutto dopo un periodo di siccità, è perfettamente normale e spiegabile dal punto di vista scientifico. Ecco quali sono le cause naturali di questo fenomeno olfattivo.

I cinque sensi: le foto più belle dei lettori di Focus

Quell'aroma di... ozono

Quando le prime gocce d'acqua iniziano a cadere, potreste avvertire un odore dolciastro e pungente: gli esperti lo riconducono all'ozono emanato dai campi fertilizzati, dagli agenti inquinanti e da fonti naturali. La ragione per cui, all'inizio di un temporale, questo profumo pervade l'aria è da ricercare nella chimica. Scariche elettriche - come quelle dei lampi - dividono le molecole di azoto e ossigeno presenti in atmosfera in singoli atomi. Alcuni di questi si ricombinano con il monossido d'azoto, che a sua volta reagisce con altre componenti atmosferiche formando molecole costituite da tre atomi di ossigeno: l'ozono, appunto (O₃). Le correnti d'aria discensionali che si scatenano prima di un temporale portano le molecole di ozono dalle altitudini più alte al livello del nostro naso (del resto ozono deriva dal greco òzein, "mandare odore").

Fragranza al petricor

Ma il potpourri di profumi (o puzze, a seconda dei casi) non finisce qui. La pioggia, cadendo, si deposita sulle superfici asciutte e "disturba" le molecole odorifere lì presenti. Se siete fortunati e vi trovate in mezzo alla natura, le molecole in questione proverranno da piante e foglie, e le vostre papille olfattive annuseranno profumo di vegetazione (o odore di letame, nei casi meno felici). Chi si trovasse in città, snifferà particelle di asfalto o cemento, un po' meno piacevoli e salutari. Questo odore ha un nome scientifico preciso: si chiama petricor, termine coniato da due ricercatori australiani nel 1964 per descrivere la fragranza delle piante che si deposita nei terreni argillosi e viene rimessa in circolo nell'aria dalle precipitazioni.

Terra bagnata

Un grande classico, e forse lo strascico più piacevole che ogni temporale lascia dopo di sé. Questo odore misto di terra, muffa, muschio e umidità è attribuibile alla geosmina, un composto organico responsabile, per esempio, del gusto terroso delle barbabietole. È prodotta da diverse classi di microbi, e captata molto facilmente dai nasi umani, sensibili al suo aroma. Se contamina acque di superficie potabili, conferisce loro un sapore terroso poco gradevole.

Sveglia o navigatore satellitare

Questo mix di aromi ha una qualche utilità? Nel mondo animale, sì. Secondo alcuni microbiologi il petricor, disciolto in acqua, agisce come segnale di "via libera", comunicando ai pesci d'acqua dolce che è arrivato il momento giusto per deporre le uova. Per i cammelli, invece, la geosmina agirebbe come traccia olfattiva per aiutare gli animali assetati a raggiungere le oasi nel deserto più vicine: è la teoria di Keith Chater, microbiologo del John Innes Center in Inghilterra.

Un richiamo primordiale

E per l'uomo? Secondo gli esperti, l'odore della pioggia non scatena in noi risposte biologiche immediate, anche se abbiamo imparato ad associarlo ad alcune esperienze (come il tanto atteso refrigerio dall'afa estiva). Diana Young, antropologa dell'Università del Queensland, Australia, ha studiato il comportamento associato alla pioggia degli aborigeni del deserto occidentale australiano, dove le prime piogge costituiscono un evento importante che trasforma il deserto arido e rosso in una pianura verde e lussureggiante. Secondo la Young, presso queste popolazioni l'odore della pioggia è associato al colore verde del risveglio della natura: una connessione nota come "sinestesia culturale". Quando piove, è tradizione presso questi popoli strofinarsi il corpo con olii vegetali e grassi animali, un odore che si crede abbia proprietà protettive, e che simboleggia la connessione tra uomo e paesaggio.

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