Ieri sono stato a vedere lo spettacolo di Giacobazzi. Tra una risata e l'altra c'è stato, inaspettatamente, spazio anche per qualcosa di intelligente.
Il comico ha detto come il vero problema dei bambini di oggi non è una mancanza di fantasia dettata forse da una tecnologia che pensa al posto loro (videogiochi, computer, smartphone...), piuttosto da ciò che i genitori insegnano ai loro figli. In altre parole il detto comune per il quale "ai nostri tempi ci si divertiva con niente" potrebbe essere ancora valido per la mia generazione e per i nostri figli a patto che non gli si insegni che tutto ciò che è divertente lo si deve comprare.
E' una cosa che a pensarci bene è piuttosto ovvia, tuttavia sentirla dire mi ha piuttosto colpito. Non è la tecnologia ad uccidere la fantasia, essa potrebbe essere usata in simbiosi con la tecnologia stessa. Al bambino dovrebbe essere insegnato a giocare sia con "niente" che con un videogioco di ultima generazione e quindi che i soldi non sono il dio da venerare affinché sia possibile divertirsi.
L'avidità e il dio denaro hanno rovinato questo mondo e le prossime generazioni sono la nostra unica speranza, insegnar loro qualcosa è dunque di fondamentale importanza, affinché possano costruire qualcosa sulle ceneri che gli stiamo lasciando.
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2/24/2012
Etichette: denaro, divertimento, giacobazzi, soldi, tecnologia, videogiochi
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