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11/25/2011
Ogni tanto, in momenti di follia pura (me ne rendo conto), mi chiedo da dove nascano i nomi di alcune cose che ci circondano e poi mi incapponisco e cerco di colmare la mia sete di conoscenza.
Da buona maestra, uso tanti libri e oggi mi sono chiesta come mai si chiamino proprio cosi :)
Il nome LIBRO deriva dal latino librum, che indica una delle tre parti della corteccia dell'albero, la più interna e morbida (le altre sono la scorza e l'alburno).
In alcune piante, come il papiro o il lino, il libro si presenta come una lamina fibrosa. Staccata e fatta seccare, veniva utilizzata fin dai tempi degli antichi Egizi per scrivere.
Solo in un secondo tempo, sotto l'impero di Alessandro Magno, apparve una sorta di antenata della carta, fatta con filamenti di papiro tessuti tra loro, impastati con il fango del Nilo e lasciati asciugare.
Libro passò per estensione a indicare l'insieme di fogli uniti e contenuti uno scritto.
Una curiosità: anche il termine greco byblos (dal fenicio gybl) nasce con lo stesso significato: indica la lamina interna e flessibile delle piante su cui si poteva scrivere, ovvero il "libro".
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