L'Italia ha iniziato l'Europeo con una sconfitta, forse annunciata, contro la Serbia.
Ricordo che l'Italia si trova in un girone di ferro con Francia, Germania, Israele, Lettonia, Israele e appunto, la Serbia.
I nostri hanno iniziato la gara nel migliore dei modi con un'ottima difesa e buone idee in attacco riuscendo a chiudere in vantaggio la prima frazione, anche il secondo quarto ha seguito gli stessi binari pur iniziando a subire la maggior qualità dei serbi. I problemi sono iniziati dopo la pausa lunga quando un black out degli azzurri permette alla Serbia di andare avanti fino ai 18 punti.
Quello che ha tuttavia sempre caratterizzato l'Italia del basket è il cuore che i giocatori mettono sul parque e non si sono smentiti nemmeno questo pomeriggio: i nostri hanno infatti iniziato a penetraresistematicamente l'area piccola avversaria la cui difesa non ha trovato risposte se non i falli. Il bonus e la determinazione degli azzurri ci hanno permesso di ritornare a -4.
Se questa condotta fosse stata seguita per tutta la partita probabilmente l'Italia sarebbe anche riuscita a fare il miracolo e portare a casa i due punti. Lascia infatti perplessi la nostra insistenza nel cercare il tiro da tre punti: le statistiche dicono 2/17, una percentuale veramente bassa ma anche piuttosto scontata; non abbiamo infatti tiratori degni di questo nome. Irritante nel ritenersi tale Belinelli, il quale è il primo tra gli azzurri a interstardirsi sul tiro dalla lunga distanza. Il giocatore NBA ha dimostrato di poter essere utile alla causa nel momento del grande recupero del terzo quarto continuando ad entrare sistematicamente a canestro e prendendo falli (e tiri liberi) preziosissimi.
Il migliore in campo per i nostri è Danilo Gallinari, punti e giocate pesanti. Miglior marcatore si conferma Andrea Bargnani con 22 punti, ma da lui ci si aspetta più presenza nei momenti decisivi della partita. Buona la prova di Hackett e Mancinelli, seppur quest'ultimo con qualche errore di troppo.
L'impressione è che dietro Gallinari, Bargnani, Belinelli, Mancinelli e Hackett ci sia davvero poco in termini di qualità sulla panchina italiana, la soluzione per vincere va ricercata nella nostra storia, cioè come dicevo con cuore e determinazione.
Finisce 80 a 68 per i nostri avversari, un risultato e una prestazione che comunque fanno ben sperare per il proseguo del nostro europeo contro avversari certamente inferiori alla Serbia, anche se considerati sulla carta a noi superiori, come Germania, Israele e Lettonia.
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