Ieri sera, dopo parecchie occasioni perse, sono riuscita ad andare a vedere
un film che mi ispirava assai:”Bad teacher: una cattiva maestra”. Come
insegnante come potevo resistere alla tentazione di gustarmi un film sulla mia
professione?? Non si può!
Premetto che ovviamente tutto è stato portato agli estremi! Per fortuna nella
realtà non esistono né delle Amy né delle Elizabeth ( almeno spero che non
esistano insegnanti cosi... Ecco. Lo spero perché dalla scuola e da alcune
persone effettivamente c’è da aspettarsi di tutto =/ )
Comunque, il film mi è piaciuto! E’ una commedia nella quale si ride ( anche
per amarezza..) e sulla quale si potrebbe anche riflettere . . . e magari
trarre qualche insegnamento! ( ovviamente non certo per imitazione!!)
Se avete in mente come insegnante la figura del professore John Keating che, ne “L’attimo fuggente”, salta sui bianchi per insegnare ai suoi studenti a vivere . . . dimenticatelo! In questo film non vedrete nulla di tutto ciò!.
L'insegnante, un ruolo che, nell'ideale comune della società modello, ha da sempre rappresentato una persona da cui apprendere lezioni per accrescere le proprie conoscenze all'interno dei diversi settori che tempestano l'esistenza, dallo sportivo alla religione, passando, soprattutto, per quello culturale.
Un ruolo, quindi, che dovrebbe rappresentare una seria missione per chiunque lo ricopra... ma non per Elizabeth Halsey, la quale meriterebbe l'insufficienza ancor prima dei suoi peggiori alunni. Minigonna mozzafiato, tacco dodici, labbra rosso fuoco e una chioma da Barbie: questa è la “Bad teacher” Elizabeth Halsey in tutta la sua superficialità.
La protagonista si diverte da matti atteggiandosi da stronza egocentrica, incapace di provare alcun tipo di interesse per il suo lavoro ma anche per la vita in generale. Masticando da maschiaccio e fumando mariujana nel parcheggio della scuola, Elizabeth non si lascia scappare nessuna cattiva maniera. Il suo amore sfrenato per i soldi basta come pretesto per qualsiasi sregolatezza e cattiveria, per non parlare poi dei suoi metodi di insegnamento così poco ortodossi da diventare il sogno di qualsiasi studente moderno. Non è così che la pensa però la sua rivale in amore e in carriera Amy Squirrel (Lucy Punch), pronta a sfoggiare qualsiasi arma pur di dimostrare quanto Elizabeth sia scorretta. Tra questi due fuochi femminili fa quasi sorridere la figura di Justin Timberlake, che non veste i soliti panni da latin-lover, indossando invece quelli di un insegnante di buonissima famiglia, impacciato ed ipersensibile. La parte del tonto gli riesce benissimo direi . . .
Alla fine di tutto, il personaggio più riuscito a mio parere è quello interpretato da Jason Segel, il professore di educazione fisica che con abile pazienza riesce a conquistare la bella e sfacciata Elizabeth. Perché vince? Perché rimane se stesso fino alla fine e accetta il suo modo di essere senza desiderare nient’altro. E’ sincero, testardo e simpatico nonostante il modo in cui la cara Elizabeth lo tratti . . . Credo proprio che non ci sia insegnamento migliore che questo.
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